Locke-Recensione
2013, di Steven Knight
Ivan Locke è fermo ad un incrocio. Assorto nei suoi pensieri non si accorge nemmeno del semaforo verde. Il suono dei clacson lo ridesta, come un sveglia, e Ivan riparte, ma non prende la strada di casa, svolta improvvisamente a destra. È In quell’istante che ha deciso di assumersi le proprie responsabilità. E non importa se questo rovinerà la sua vita perfetta: successo nel lavoro, benessere, una moglie che ama e due bambini che lo adorano. La seconda opera di Knight è un chiaro messaggio, un richiamo al dovere: un uomo integerrimo ha compiuto un unico errore ed ora è pronto a subirne le conseguenze.
Tom Hardy in una performance di valore assoluto. Da solo contro la telecamera, per tutta la durata del film, a dialogare al vivavoce della sua Bmw. Non alza mai la voce, non perde le staffe, non si lascia travolgere dalle emozioni. Anzi, la sua decisione sembra dargli ancora più forza, sono i suoi interlocutori ad apparire deboli. Ivan non scappa dal domino scatenato dalla sua scelta, una ad una affronta tutte le persone coinvolte.
Il film è girato in tempo reale, assistiamo per intero agli 85 minuti del suo viaggio in auto per arrivare a Londra e rispondere con coraggio al peso delle proprie scelte. Nel finale sembra accusare le prime debolezze, affiorano piccoli dubbi, subito spazzati via dai singhiozzi di un neonato.
Trattandosi di un One man show e nonostante l’ottimo lavoro di Fabrizio Pucci al doppiaggio, per godere fino in fondo della bravura di Hardy, è consigliabile la visione in lingua originale.
Paese-Anno: Usa 2013 - Titolo Originale: Locke - durata: 90' - Regia: Steven Knight - Data di uscita: 30 Aprile 2014 - Interpreti: Andrew Scott, Ben Daniels, Bill Milner, Danny Webb, Olivia Colman , Ruth Wilson, Tom Hardy, Tom Holland