Black mass, l’ultimo gangster-Recensione
2015, di Scott Cooper
Per raccontare minuziosamente tutte le fasi della vita di James Joseph bulger Jr. si sarebbe probabilmente dovuto ricorrere ad un progetto pensato in modalità seriale, per avere a disposizione molto più minutaggio da dedicare allo sviluppo della narrazione e al suo contesto. Perché la carriera dello spietato criminale è andata avanti per molti anni – praticamente mezzo secolo – ed ha attraversato diversi passaggi fondamentali, ognuno meritevole del giusto approfondimento. Scott Cooper col suo film non ripercorre per intero l’attività criminale di Bulger, iniziata nel ’52 e interrotta solo nel 1956, quando fu costretto a scontare nove anni di detenzione (la condanna era di venticinque), di cui tre nella famigerata isola di Alcatraz. Uscito di prigione, tornò immediatamente alle sue losche attività, e dopo una parentesi alle dipendenze del capo mafioso Killeen e della sua banda, si unì alla Winter Hill Gang. Siamo intorno al 1975, ed è da qui che il regista parte per raccontarci le gesta di Jimmy Bulger. E’ da qui che il criminale scriverà le pagine più cruenti della sua carriera, che terminerà soltanto nel 1994, anno in cui la giustizia pose fine ai suoi traffici. Per sfuggire alla cattura, il criminale fu poi costretto ad una lunga latitanza, proseguita per altri 17 anni. Sono quindi almeno quattro i lustri che il regista cerca coraggiosamente di sintetizzare in un paio d’ore. Venti anni in cui il protagonista, con la complicità della polizia, fu capace di espandere il suo potere, prendendosi perfino gioco di questa, godendo dei privilegi di informatore e quindi di intoccabile. La scelta di un lasso di tempo così ampio priva ogni situazione della giusta drammaticità e la pellicola manca di quegli spazi riflessivi tipici dei più famosi gangster movie amati dal pubblico. Le vicende si susseguono a caduta, una dietro l’altra, e i personaggi mancano di una approfondita caratterizzazione comportamentale ed emozionale. Il loro inserimento nella storia è casuale o comunque sommario, il loro profilo minimizzato ad un singolo episodio. Scelta discutibile, perché è proprio la particolarità dei personaggi ad aver reso celebri i più grandi film del genere: le loro storie d’amore, i loro vizi (e i loro vezzi), i problemi nel conciliare la vita privata con gli sporchi affari. Ed è infatti proprio in uno dei rari momenti in cui il regista espande il racconto alla sfera privata, che assistiamo ad una delle scene più riuscite e divertenti del film. Il figlio di Bulger confessa ai genitori di aver reagito a un suo compagno, reo di averlo preso in giro. Il padre non è arrabbiato e anzi non nasconde l’orgoglio per l’atto di coraggio. L’unico rimprovero al ragazzo è per essersi fatto vedere “Prendili a pugni quando nessuno ti vede. Se nessuno ti vede, non è mai successo”.
Encomiabile la capacità del regista di dare alla pellicola un ritmo forsennato, pur non ricorrendo a furbe sparatorie all’impazzata dal sapore più cinematografico che reale. C’è poca azione, gli omicidi sono per lo più commessi a sangue freddo, ma questo non influisce sull’attenzione dello spettatore e i 122 minuti del film scorrono senza un minimo di stasi. Confortante Jhonny Depp, finalmente tornato a interpretare uno di quei personaggi in cui lo abbiamo meglio apprezzato, vedi Donnie brasco e George Jung. La sua prova è degna del passato e a tal proposito appaiono piuttosto ridicole le critiche piovutegli addosso a Venezia per essersi presentato in sovrappeso, dopo aver messo su qualche chilo proprio per rendere più credibile il suo personaggio. Un appunto andrebbe casomai fatto a chi si è occupato del trucco, in molte scene troppo marcato sul volto dell’attore. Con Black Mass Scott Cooper intraprende una strada quasi documentaristica. Preso dalla mole di nozioni da raccontare, il regista non entra mai in totale sintonia col suo protagonista e non ne sembra mai pienamente coinvolto. Il suo punto di vista rimane freddo e distaccato e la scelta, utile magari sul piano informativo, priva il protagonista di quel fascino che ha reso immortali personaggi del calibro di Carlito Brigante o Tony Montana.
Paese-Anno: Usa 2015 - Titolo Originale: Black Mass - durata: 122' - Regia: Scott Cooper - Data di uscita: 8 ottobre 2015 - Interpreti: Adam Scott, Benedict Cumberbatch, Bill Camp, Brad Carter, Corey Stoll, Dakota Johnson, David Harbour, Erica McDermott, James Russo, Jamie Donnelly, Jeremy Strong, Jesse Plemons, Joel Edgerton, Johnny Depp , Julianne Nicholson, Juno Temple , Kevin Bacon , Peter Sarsgaard , Rory Cochrane, W. Earl Brown