Orizzonti di gloria (1957)-Curiosità
Quarto film di Stanley Kubrick, tratto dall’omonimo romanzo di Humphrey Cobb. Il racconto trae ispirazione da reali episodi accaduti durante la prima guerra mondiale tra le truppe francesi, in particolare all’interno del 336° reggimento di fanteria. Questi soldati infatti si rifiutarono di uscire dalla loro trincea per avanzare un attacco senza possibilità di successo. Il generale, di fronte al rifiuto, ordinò di aprire il fuoco contro i propri uomini, ma il suo colonnello disobbedì al comando. Il generale portò allora in giudizio 24 appartenenti alla compagnia, colpevoli di aver rifiutato gli ordini imposti. Per 4 di loro (tutti caporali) il verdetto del processo fu di colpevolezza con conseguente condanna a morte. Furono giustiziati il giorno prima che la loro pena potesse commutarsi in lavori forzati. La loro vicenda è molto nota come “il caso dei caporali di Souain”.
In Italia il film fu distribuito subito, nel 1958. In Germania un paio di anni dopo, per evitare tensioni nei rapporti con la Francia. E proprio nella diretta interessata Francia, la censura ne impedì la visione fino al 1972. Lo stesso Kubrick ne impedì poi la distribuzione fino al 1975, per evitare che il pubblico transalpino si infastidisse a tal punto da boicottare Arancia Meccanica. In Spagna fu negato dalla dittatura di Franco per il suo messaggio anti-militarista e venne ufficialmente distribuito soltanto nel 1986. In Belgio fu inserita una prefazione in cui si affermava che quanto si raccontava era comunque un caso isolato che non intaccava minimamente la galanteria dei soldati francesi.
Sebbene sia un film di guerra, l’esercito nemico non appare mai. A causa del rifiuto dei Francesi ad autorizzarne le riprese, fu girato in Germania. E’ costato circa un milione di dollari, di cui 300.000 finirono nelle tasche di Kirk Douglas. Il titolo originale del film richiama un verso scritto dal poeta inglese Thomas Gray in Elegia scritta in un cimitero campestre:
The boast of heraldry, the pomp of power,
And all that beauty, all that wealth e’er gave,
Awaits alike th’ inevitable hour.
The paths of glory lead but to the grave.
Il vanto di un nome illustre, lo sfarzo del potere,
e tutta quella bellezza, tutta quella ricchezza donata,
aspettano allo stesso modo l’ora inevitabile.
Il sentiero della gloria conduce soltanto alla tomba.