Café society-Recensione
2016, di Woody Allen
New York, melodie jazz, pungente ironia tra ebrei sugli ebrei, donne giovanissime che amano uomini maturi, umorismo patinato. Ebbene sì, Woody Allen è tornato. Di nuovo. E nel passaggio al digitale porta con sé tanto di se stesso e del suo cinema. Il solito Allen, insomma. Non si potrebbe affermare diversamente, anche se questo non può e non deve etichettare Café Society come l’ennesimo passaggio scontato di uno modo di fare cinema ormai da archivio. Il triangolo amoroso tra una ragazza carina e intelligente, un facoltoso agente che bazzica i piani alti del cinema e un goffo giovane newyorkese alla ricerca di un impiego non è di certo una premessa eccitante per affrontare con aspettative questa nuova opera del regista di Manhattan. Siamo a Hollywood, in mezzo ai fasti dell’età dell’oro del cinema, tempio inarrivabile e (apparentemente) felice del divismo fatto di nomi leggendari e di grandi successi, tra denaro che scorre, artisti, regge inaccessibili e facoltosi personaggi pieni fronzoli e fama. Dall’altra parte la grande mela, coi suoi gangster violenti, i suoi club, la sua musica, la sua bellezza scintillante. Café Society è insomma il solito Allen; ma è anche l’opera elegante e minuziosa di un regista che sa creare la giusta atmosfera, rievocando, tra Gatsby e C’era una volta in America, tutte le suggestioni del genere. Un Allen più morbido, meno tagliente, attento alla scenografia e ai sentimenti alti, irradiati dai toni soffusi di una nostalgia che fa da collante tra le due sponde opposte degli Stati Uniti. New york e Los Angeles, quindi, tra buoni sentimenti, cattive compagnie, ostentata grandezza e vecchi cliché di un’esistenza tra nevrosi, tormenti e delusioni, in cui l’amore, onnipresente filo conduttore della storia, finisce per perdersi tra le luci abbaglianti di una realtà deformata capace di cambiare il corso delle vicende, ma non sufficientemente forte da inibire irreversibilmente il richiamo sincero di un sentimento. Scherzi dell’età; segni evidenti di un lavoro cinematografico progredito nel tempo per quasi mezzo secolo e non ancora pronto ad arrendersi. Ecco quindi che il vecchio Woody da dietro la cinepresa allunga il suo profilo di ottantenne verso i protagonisti avvolgendoli, partecipando così a pieno titolo alla grazia sfumata di un reiterato, grande ed eterno amore. Amore per il cinema. Amore per la poesia. Amore per la vita e il suo destino. Amore per una città che nessuno mai è riuscito a rendere più superba e affascinante.
Paese-Anno: Usa 2016 - Titolo Originale: Café society- durata: 96' - Regia: Woody Allen - Data di uscita: 29 settembre 2016 - Interpreti: Anna Camp, Blake Lively, Corey Stoll, Don Stark, Gregg Binkley, Jeannie Berlin, Jesse Eisenberg, Ken Stott, Kristen Stewart, Max Adler, Parker Posey, Paul Schneider, Sari Lennick, Stephen Kunken, Steve Carell , Tony Sirico, Woody Allen