Amy ,The Girl Behind the Name-Recensione
2015, di Asif Kapadia
Amy Whinehouse, una voce come se vedono poche nascere nel corso di un secolo. Uno spirito jazz che aveva il dono totale, per dirla con le parole di Tony Bennett. E, poi, tutta una serie di conseguenze che stanno dietro al successo esagerato, la fama arrivata come un meteorite impazzito proprio sopra quell’umile appartamento della prima periferia londinese. Amy Whinehouse – the girl behind the scene è il film che molti aspettavano: un documento che allude in maniera forse troppo ostentata al mito, ma a suo modo importate, perché chiaro ed efficace nel raccontare le scene e gli inquietanti retroscena che stanno sempre annidati dietro le tragedie degli artisti maledetti. Asif Kapadia, che aveva già portato al cinema la vita di Ayrton Senna, si fa carico di mostrare e spiegare,in maniera più giornalistica che cinematografica, l’ascesa e la fine di una ragazzina partita dai piani bassi, che ascolta e assimila le note de giganti del jazz e sogna un futuro migliore. Amy è il montaggio nudo e crudo di un infinito repertorio d’immagini e video che riproducono con autenticità i passi di un’ adolescente paffuta e un po’ fuori le righe, che, fin dalla prima adolescenza, modula la voce come la più affermata delle artiste, che suona, che fuma erba come una normale ragazza intenta a sperimentare l’ebbrezza della vita fuori casa, fino ad arrivare alla professionista che afferma “senza droghe è tutto molto noioso”. Un timbro vocale di quelli che spiazzano: ed ecco le prime serate, i primi festival, contratti, album e, infine, la conquista del mondo. Ma c’è dell’altro. Perché dietro all’Amy fenomeno c’è anche una complessa umanità che cresce e si tormenta. Soldi, fama, successo, in piena regola col mondo musicale che conta e che macina numeri; ma anche una vita privata che diventa dominio di tutti, braccata come una preziosa preda da flash avidi di scoop da poter diffondere poi a macchia d’olio. Un padre opportunista preso dal successo di una figlia che aveva trascurato; un amore sbagliato ma troppo forte per richiedere controllo emotivo e una calibrata razionalità. Una razionalità assopita dall’alcol e dalle droghe, fino alla fine, arrivata così in fretta da lasciare senza fiato. Un’anima fragile, incapace di sostenere l’abbagliante scintillio del successo, schivo ai fasti di quel mondo che l’ha portata così in alto. Una giovane dal talento smodato; una vita nata nel segno del jazz distrutta dalla convenzioni e dall’invadenza di una spettacolo pop che Amy non voleva. Questa è stata Amy Whinehouse, e poco contano i paragoni col passato che la vogliono al fianco di Billie Holiday o Janis Joplin, perché vorrebbe dire alza il tiro e forse decontestualizzare l’intento di un’opera filmica atta a divulgare principalmente l’inventario biografico di un’artista fuori dal coro: vicende sentimentali, musica, eccessi e una straordinaria vocazione. Amy celebra la decadenza, il fascino, l’intimità di una voce “total jazz”, di una vittima del proprio tempo, di un sogno trasformatosi improvvisamente in un tragico incubo.
Paese-Anno: Gran Bretagna 2015 - Titolo Originale: Amy - The Girl Behind the Name - durata: 90' - Regia: Asif Kapadia - Data di uscita:15 Settembre 2015 - Interpreti: ----