Loro 1-Recensione
2018, di Paolo Sorrentino
Loro 1, ovvero Loro e Lui. Il primo capitolo che Paolo Sorrentino dedica a Silvio Berlusconi è un film che presenta due parti distinte che si inseguono, si sfiorano appena, destinate, in qualche modo, ad incrociarsi e fare i conti l’una con l’altra. Loro e Lui, quindi. Loro sono un manipolo di politici infimi, uomini misteriosi e potenti da soddisfare, una carovana di ragazze vuote e provocanti reclutate da un faccendiere del sud dalla faccia pulita e dalla morale corrotta. Loro hanno montagne di coca, culi e tette irresistibili, sete di successo e di gloria facile e Loro tutti, in qualche modo, venderebbero l’anima al diavolo per arrivare fino a Lui. Loro hanno nomi inventanti – a parte qualche eccezione: Mariano Apicella, Veronica Lario e Noemi Letizia, quella che, ve lo ricorderete, chiamava affettuosamente Lui “Papi” -, ma si ispirano, più o meno velatamente, a personaggi reali. Ed ecco che la parabola sorrentiniana comincia a muoversi, ad arricchirsi di sordida ambiguità colpo dopo colpo. Un’ambiguità carnale, legata strettamente al realismo dissoluto dell’altolocata società vicina alla politica e ai piccoli e patetici mondi che gli orbitano intorno, in cui il regista napoletano introduce continue pause narrative che inneggiano a quella parte di sé più vanitosa, più “magica”. Quella insomma che plasma creature e paradossali mondi paralleli dal forte contenuto simbolico. Insomma un Sorrentino più che mai attento al suo cinema e alla sua cifra stilistica ormai nota. Tutto scorre e si accumula in questa lunga, lunghissima attesa dove il vero protagonista latita. Un mix accattivante e ben diretto in cui, però, verso la metà del film, qualcosa comincia a perdere vigore, a farsi ripetitivo e perfino soporifero. Ma ecco che con un sorprendente ritardo, quando ormai il depistaggio di Sorrentino sembra aver sortito i suoi effetti, arriva Lui. Loro 1 è Loro e poi Lui. Lui, l’innominato Silvio Berlusconi, è in Sardegna, impegnato a gestire un momento politico delicato – “I comunisti hanno preso il governo” -, traditori di partito, ingaggi calcistici e la sua relazione coniugale ormai al capolinea. Negli scambi di battute emerge qualcosa del personaggio e di quel fenomeno conseguente chiamato comunemente berlusconismo, nato dall’ego straripante di un leader non privo di spirito e diffuso da un impero mediatico senza alcuna cultura – Veronica, ammaliata dalla lettura di Saramago, glielo dice apertamente – . Ma l’estate Sarda, lontana dagli autorevoli palazzi della capitale, fa da cornice ad un ritratto agrodolce non privo di umanità, dove Lui, Silvio, è un simpatico e arguto settantenne lontano dai riflettori che dispensa affetto e istrionici sorrisi senza mai perdere di vista la sua grandezza – “tutto non è abbastanza” -, tra un elogio al garantismo e ficcanti lezioni di vita al nipote, in una singolare logica in cui non conta la verità ma ciò che si crede. Loro1, ovvero Loro e Lui, sembrerebbe, più che un film su Silvio Berlusconi, l’incipit decadente di una storia moderna dove si annida una società spietata, annichilita, forse irrimediabilmente malata. Ma occorre fermarsi qui ed attendere, pazientemente, la parte mancante dell’opera, Loro 2, nelle sale dal 10 Maggio.
Paese-Anno: Italia 2018 - Titolo Originale: Loro 1- durata: 104' - Regia: Paolo Sorrentino - Data di uscita: 24 aprile 2018 - Interpreti: Alice Pagani, Anna Bonaiuto, Caroline Tillette, Dario Cantarelli, Duccio Camerini, Elena Sofia Ricci, Euridice Axen, Fabrizio Bentivoglio, Giovanni Esposito, Iaia Forte, Kasia Smutniak, Lorenzo Gioielli, Mattia Sbragia, Max Tortora, Michela Cescon, Milvia Marigliano, Riccardo Scamarcio, Ricky Memphis, Roberto De Francesco, Roberto Herlitzka , Toni Servillo, Ugo Pagliai, Yann Gael