Favolacce-Recensione
2020, di Damiano D’Innocenzo, Fabio D’Innocenzo
Favolacce, seconda opera dei fratelli d’Innocenzo, è un film spiazzante. Fin troppo, verrebbe da dire. Bella l’estetica, lo stile pensato, la padronanza dei mezzi. Visivamente eccellente. Molto americano e molto ispirato. Evoca continuamente un certo cinema d’oltreoceano corale, penetrante e prodigioso: Altman, Gus Van Sant, i Coen e altri ancora. Sembra raccontare, in certi scorci, più l’america di Carver che la periferia romana dai tratti vagamente borghesi, nel senso più tossico di questo termine. Le favolacce sono quelle che nascono dallo sguardo malinconico di adolescenti fuori dall’ordinario. Ragazzi e adulti, adulti ingombranti, mondi e rapporti paralleli che plasmano un microcosmo crudele, deviato, dove si annida, in ogni segno e sfumatura, un concentrato di angoscia. E man mano che le storie avanzano, vengono in mente le stesse domande sorte di fronte a tanto cinema italiano recente, in merito al rapporto, cruciale, tra forma e sostanza. Il sospetto che qualcosa nei contenuti appaia meno convincente dell’ottima confezione emerge in più occasioni. Carenze di vissuti e di un’analisi sociale lucida, sconnessioni e certe forzature emotive, tuttavia, sembrerebbero essere più la ricerca di una propria coscienza, di una licenza narrativa, che una cosa uscita di mano. Comunque, che i d’Innocenzo conoscano la materia e abbiano una certa stoffa è innegabile. Con Favolacce, rispetto alla Terra dell’abbastanza, hanno azzardato, osato di più, hanno voluto spingersi oltre. Forse ben più in là del necessario, come si diceva. Ma il fatto di aver intrapreso una strada autoriale tortuosa, contaminata, di aver in qualche modo ostentato ambizione è già di per sé un segnale importante. Favolacce è un lavoro attento di regia e scrittura ( orso d’argento a Berlino per la miglior sceneggiatura) che porta sul grande schermo – prima possibile, si spera – un film tutt’altro che immediato. Non facile e non facilmente assimilabile, evidentemente restio a qualsiasi forma di compromesso. Un film spietato, estremo in maniere non sempre chiara, perfino gratuita in alcuni passaggi, ma che ha nelle corde un qualcosa di potente da tenere attentamente sotto osservazione.
Paese-Anno: Italia 2020 - Titolo Originale: Favolacce- durata: 98' - Regia: Damiano D'Innocenzo, Fabio D'Innocenzo - Data di uscita: 16 aprile 2020 - Interpreti: Aldo Ottobrino, Barbara Chichiarelli, Barbara Ronchi, Cristina Pellegrino, Elio Germano, Gabriel Montesi, Giulia Galiani, Giulia Melillo, Giulietta Rebeggiani, Ileana D'Ambra, Justin Korovkin, Laura Borgioli, Lino Musella, Max Malatesta, Sara Bertelà, Tommaso Di Cola