Calvario-Recensione
2014, di John Michael McDonagh
Irlanda. il parroco di una piccola contea ascolta i peccati dei suoi cittadini, in cerca di redenzione. Nel confessionale si presenta un uomo che in realtà non ha ancora compiuto la sua colpa. Racconta di avere subito molte violenze da piccolo, abusi di un sacerdote che ha approfittato di lui per cinque lunghi anni. Non ha mai superato quel trauma e sente il bisogno di vendicarlo. A pagare non può essere quello stesso Prete (per altro morto). C’è bisogno di una vittima innocente, come lo era lui all’epoca dei fatti: “non ha senso uccidere un cattivo prete ma ucciderne uno buono, quello si che sarebbe uno shock. Ucciderò lei padre, ucciderò lei perché non ha fatto nulla di male, ucciderò lei perché è innocente. Non adesso però. Domenica prossima andrà bene. Uccidere un prete di domenica, sarà perfetto!!! Non ha niente da dirmi padre?”. Padre James (Brendan Gleeson) ascolta in silenzio, comprende la disperazione ed evita inutili parole di circostanza “No, in questo momento no, ma sono certo che per domenica mi verrà in mente qualcosa”.
Inizia così il film di John Michael McDonagh. Un opera profonda, ricca di riflessioni, una melanconica finestra sulla società attuale. Ed anche un’importante considerazione sull’inarrestabile perdita di credibilità della chiesa di oggi, avvolta da continui scandali che hanno intaccato la fede dei credenti. Padre James è però un prete davvero votato alla sua religione, un sincero seguace della parola di Dio. Ha appena saputo della sua prossima condanna a morte, e deve decidere come meglio spendere quel poco tempo rimasto. Conosce il nome del suo killer e non mancherebbe nemmeno l’occasione per fermarlo. E’ però convinto di poter arrestare le sue intenzioni con la strada a lui più consona, quella spirituale. Sceglie allora di prendersi cura dei suoi “discepoli”, li frequenta assiduamente, insegue le loro confessioni e offre loro una valida spalla su cui reggersi. E’ l’inizio del suo tormento. Troverà freddezza, diffidenza, sfiducia. Scoprirà un popolo senza fede, che non porta rispetto della sua posizione e che non manca occasione per deriderlo. Una società diffidente, che non vuole aprirsi. Turbata, scoraggiata ma mal disposta a derimersi.
La pellicola è divisa in capitoli giornalieri, ed a tratti può apparire lenta. Ma è piuttosto una calma voluta, che non scade nel noioso, ricercata anzi dal regista per fornire allo spettatore attimi di riflessione, avvolti dalla splendida fotografia di una verde e sconfinata Irlanda. Non manca nemmeno un pizzico di nero sarcasmo, portato in dote principalmente da un’indovinata caratterizzazione dei personaggi. Il Prete si troverà ad affrontare diversi casi umani, dal ricco e depresso uomo d’affari che disprezza il denaro e piscia su quadri di inestimabile valore al giovane che odia le donne e che, terminate le varianti del sesso fai da te, deve decidere se suicidarsi o arruolarsi nell’esercito. La donna fedigrafa, il gigolò strafottente, un collega improbabile. Caricature grottesche tristemente riconducibili alla società moderna, Ambigui individui che scalfiranno la pur dura corazza di Padre james. Fino al giungere della resa dei conti. L’appuntamento con il suo omicida, al quale il Prete si presenta amaramente consapevole che il vero calvario lo ha vissuto nei giorni precedenti.
Paese-Anno: Gran Bretagna 2014 - Titolo Originale:Calvary durata: 105' - Regia: John Michael McDonaghData di uscita: 14 maggio 2015Interpreti: Brendan Gleeson, Kelly Reilly, Chris O'Dowd, Isaach De Bankolé, David Wilmot, Elaine Cassidy, Domhnall Gleeson, Marie-Josée Croze, Fiona O'Shaughnessy, Pat Shortt, Dylan Moran