Il racconto dei racconti è il primo film in lingua inglese diretto da Matteo Garrone, vincitore di sette David di Donatello. E’ composto da tre episodi liberamente tratti da 3 fiabe contenute nella raccolta Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile: La cerva, La pulce e La vecchia scorticata. Nonostante la produzione internazionale, il film è interamente girato in Italia, in luoghi molto affascinati e poco conosciuti. Vediamo di conoscerli.
Castello di Sammezzano. Uno dei rari esempi di castello moresco in Italia, si trova a Reggello in provincia di Firenze. Venne realizzato nel 1605 dalla famiglia Ximenes d’Aragona e, dopo molte vicissitudini,fu Ferdinando Panciatichi Ximenes a dare al castello le fattezze odierne, riprogettandolo seguendo la corrente culturale dell’Orientalismo. Il parco che lo circonda fu realizzato a metà dell’ottocento ed è tra i più vasti d’Europa. Il Castello è stato provvisoriamente aggiudicato a una società degli Emirati Arabi che ha presentato in asta un’offerta da 15,4 milioni di euro.
Castello di Roccasalegna. Situato su uno sperone di roccia – quasi sospeso in cielo – domina il borgo di Roccascalegna (Chieti). Secondo una leggenda pare che lo “ius primae noctis” (il diritto della prima notte) sia nato proprio a Roccascalegna per volere del barone Corvo De Corvis nel 1646. L’uomo obbligava tutte le donne del paese a passare la prima notte di nozze con lui, anziché con il consorte con le quali erano appena convolate a nozze.
Castel del Monte. Poco distante da Bari, fu fatto costruire da Federico II di Svevia. E’ diventato nel 1996 patrimonio dell’Unesco “per la perfezione delle sue forme”. Ha una particolare pianta ottagonale che nessuno sa a cosa potesse esattamente servisse. Nel 2014 è stato il trentesimo sito italiano più visitato, con 206.924 visitatori. E’ raffigurato nelle monete da 1 centesimo di euro.
Gole dell’Alcantara. Spettacolare canyon situato tra le province di Messina e Catania, il cui attuale aspetto è dovuto alle colate laviche verificatesi negli ultimi 8.000 anni e che, raffreddandosi rapidamente, hanno formato particolari forme prismatiche che ne costituiscono le pareti. Sono alte fino a 25 metri e larghe nei punti più stretti circa 2 metri.
Bosco del Sasseto, Acquapendente. Straordinario bosco in provincia di Viterbo – situato ai piedi del castello di Torre Alfina – e composto da querce e alberi secolari. All’interno vi è anche un Mausoleo dalle forme gotiche, che custodisce le spoglie di uno degli antichi proprietari del Castello.
Le vie cave. Chiamate anche tagliate, sono opera degli etruschi che scavarono tra le colline di tufo, non hanno raffronti in altre civiltà del mondo antico. Per la funzione di questo dedalo di stradine sono state fatte varie ipotesi: canali per convogliare le acque, vie di comunicazione, passaggi strategici contro i nemici, sentieri cerimoniali etc.
Castello di Donnafugata. Residenza nobiliare situata a pochi chilometri da Ragusa. Composto da 122 stanze di cui solo una ventina aperte al pubblico. Nel parco che lo circonda si trova il famoso labirinto di pietra, riproduzione del labirinto inglese di Hampton Court, vicino Londra. Il parco è disseminato di altri “intrattenimenti” per gli ospiti, come una sedia dove era stato posizionato un irrigatore che si azionava nel momento in cui un ospite ci si sedeva sopra o anche una particolare cappella posta in fondo al parco da dove usciva un monaco di pezza che spaventava la “vittima” dello scherzo. Al momento gli scherzi sono in disuso, ma si sta lavorando per rimetterli in funzione.