I giorni del cielo-Curiosità
Seconda opera di Terrence Malick che, terminato il lavoro, aspettò oltre vent’anni prima di proporre il suo terzo film (la sottile linea rossa). La pellicola è stata girata quasi interamente durante “L’ora magica”, ovvero nelle ore in cui si passa dal giorno alla notte e viceversa (alba e tramonto). Il regista voleva infatti la luce naturale ma non il sole. Il direttore della fotografia, Nestor Almendros, era malato e stava progressivamente perdendo la vista. Durante le riprese la sua malattia era già in stato avanzato e prima di ogni ciak il suo assistente doveva scattare una foto al set per poi sottoporla al suo direttore che, con l’aiuto di una lente ad alta potenza, poteva analizzarla e dare il via alle riprese. Agli oscar del 1979 il film vinse la statuetta per la miglior fotografia.
La scena delle locuste che salgono verso il cielo è stata girata al contrario: Da un elicottero, l’equipaggio gettò gusci di arachidi in aria mentre gli attori recitavano camminando all’indietro.
Il titolo del film fa riferimento ad un passo del Deuteronomio (11:21) – “affinché i vostri giorni e i giorni dei vostri figli siano molti sul suolo che Geova giurò ai vostri antenati di dar loro, come i giorni dei cieli sopra la terra”.Miglior regia a Cannes nel 1979 e Bafta nel 1980 per la miglior musica al Maestro Ennio Morricone.