Birdman-Curiosità
Alcune curiosità sul film che ha dominato la notte degli oscar 2015. Come avevamo già sottolineato nella nostra recensione (qui), il film è girato come se fosse un unico piano sequenza, apparentemente senza stacchi. In realtà il risultato finale è l’insieme di più piani sequenza, poi magistralmente uniti tra loro (per un totale di soli 16 tagli). Ciò ha reso la lavorazione molto difficoltosa per tutto il cast. Dagli sceneggiatori, che hanno dovuto scrivere un film praticamente privo di interruzioni temporali, agli attori, che si sono trovati a dover girare scene lunghe oltre 15 pagine di copione ininterrottamente. La lunghezza dei vari ciak ha comportato immancabili errori e fuori copione. Tanto numerosi che i due protagonisti ( Michael Keaton e Edward Norton) si sono divertiti a contarli per decretare il migliore e il peggiore del cast. Il più bravo è risultato essere Zack Galifianakis mentre la peggiore Emma Stone che, complice qualche vuoto di memoria, risulta essere quella che si è presa le maggiori libertà.
Il film si è conteso la statuetta di miglior film con Boyhood (qui il nostro giudizio), le cui riprese sono durate 12 anni. Birdman è stato girato in soli 30 giorni, tanto che Emma Stone lo ha potuto girare durante la pausa delle riprese di Amazing SpiderMan 2.
Michael Keaton è noto per aver interpretato Batman, a cui il Birdman del film fa chiaramente riferimento: durante la conferenza stampa nel camerino di Riggan lo stesso dice di non essere più Birdman dal 1992. E’ esattamente lo stesso anno d’uscita di Batman il Ritorno.
Il regista pochi giorni prima delle riprese ha inviato a tutto il cast una foto di Philippe Petit che cammina sospeso tra le torri gemelle
Alla foto ha aggiunto la didascalia “Ragazzi il nostro film ha le stesse difficoltà, se cadiamo, non ci rialziamo”. Quando Keaton arriva in mutande sul palco, dopo aver attraversato Time Square, tra il pubblico si può notare Martin Scorsese. In una scena si intravede una moquette che ha lo stesso motivo di quella dell’Overlook Hotel di Shining
I titoli del film omaggiano jean Luc Godard. Appaiono infatti in modo simile e con lo stesso carattere di quelli di diversi film del regista francese come Made in USA (1966) o Pierrot Le Fou (1965).