Babadook-Recensione
2014, di Jennifer Kent
Babadook, il miglior horror dell’anno. Un genere che in questo 2015 ha risposto in maniera positiva a chi lo definiva morto e che invece ha visto un parziale ritorno al passato, con pellicole che hanno deciso di provocare le paure dello spettatore piuttosto che cercare di impressionarlo ricorrendo a splatter sempre più spinto; da quest’ottica il film della regista Australiana Jennifer Kent può definirsi una vera perla. È lecito supporre che sia proprio l’insolita regia femminile – non se ne vedono certo molte in questa categoria – che contribuisce a portare la pellicola fuori dai classici binari horror, spingendola a scavare nella mente dei personaggi, mescolando i tipici mostri del genere coi fantasmi che albergano la psiche umana. Il risultato per lo spettatore è disarmante, oltre a tenere costantemente vive ansie e paure per tutta la durata, a lasciare impressionati sarà soprattutto l’inquietudine che rimarrà una volta superati i titoli di coda.
Amelia vive da sola con il proprio figlio Samuel, il padre è infatti deceduto in un incidente stradale proprio mentre accompagnava l’amata moglie in ospedale per dare alla luce il loro figlio. Uno shock forte, che la donna non ha mai superato del tutto e che ha inevitabilmente trasmesso anche al piccolo Samuel. Il figlio mostra segni di squilibrio, ha ricorrenti incubi notturni e grosse difficoltà nel rapportarsi con i suoi coetanei. E’ anche violento, a casa come a scuola. I problemi economici amplificano le difficoltà e ben presto i due si troveranno in uno stato di totale emarginazione. Anche nel loro intimo rapporto è palpabile la tensione. L’amore tra la madre ed il figlio è contrastato dalla pesante assenza della figura paterna, ed inconsciamente i due tendono ad accusarsi a vicenda per la morte dell’uomo. In questo clima trovano terreno fertile le suggestioni trasmesse da un libro di favole piuttosto cruento, con protagonista un inquietante uomo nero. La sua lettura darà inizio al loro inferno, le loro paure prenderanno vita, i loro incubi forma. Il flebile confine tra realtà e sanità mentale sarà superato e diventerà impossibile distinguere i mostri dalla pazzia. Babadook sfonda così i canonici tratti del cinema horror, espandendosi oltre, con determinata convinzione. Varca le porte del thriller psicologico e del dramma sentimentale, affronta temi difficili quali la mancata elaborazione del lutto, il rapporto madre e figlio, la diffidenza delle persone attorno che, di fronte all’instabilità mostrata dai due protagonisti, tenderanno a prenderne le distanze, impauriti dai loro imprevedibili comportamenti ed interessati solo alla propria incolumità. La paura si mescola alla tenerezza, il terrore alla pietà. Babadook non è soltanto l’uomo nero che turba i sonni dei più piccoli e non basta raggiungere l’età adulta per sconfiggerlo. Vi disturberà, e se non siete pronti, statene alla larga.
Paese-Anno: Australia 2014 - Titolo Originale: The Babadook - durata: 92' - Regia: Jennifer Kent - Data di uscita:15 Luglio 2015 - Interpreti: Adam Morgan, Barbara West, Ben Winspear, Benjamin Winspear, Bridget Walters, Carmel Johnson, Cathy Adamek, Craig Behenna, Daniel Henshall, Essie Davis, Hayley McElhinney, Jacqy Phillips, John Maurice, Michelle Nightingale, Noah Wiseman, Peta Shannon, Stephen Sheehan, Terence Crawford, Tiffany Lyndall-Knight, Tim Purcell, Tony Mack