Fast & Furious 7-Recensione
2014, di James Wan
Difficile giudicare una pellicola che resterà impressa come l’ultima da protagonista dello sfortunato attore Paul Walker, tragicamente morto in un incidente stradale quando le riprese del film non erano ancora terminate. Impossibile non guardarla con sapore malinconico e la triste consapevolezza che l’attore stia pronunciando le sue ultime battute (il film sarà portato a termine con l’aiuto del digitale e usando i fratelli dell’attore come controfigure). Il dramma ha indelebilmente segnato la pellicola, trasformandola in un ultimo saluto, un amaro ricordo nel film che lo ha reso famoso. E il finale, completamente riscritto, è un vero e proprio commiato che avrà strappato lacrime anche al più freddo dei fan della saga e del biondo protagonista. In questo la pellicola di James Wan ha fatto sicuramente centro.
Poi c’è il film, inteso come semplice episodio (il settimo). È arduo trovare ogni volta nuove idee, lo è già dal secondo capitolo, figuriamoci dopo sette. E peccando di inventiva, la soluzione più scontata e tempestiva è spingere sull’azione, ogni volta osando qualcosa di più, fino ad oltrepassare però il limite, con acrobazie profuse a ripetizione e degne di film da supereroi piuttosto che con protagonisti dei comuni mortali (immortali in questo caso). Viene in mente Saw (fermato esattamente al settimo capitolo, il primo diretto proprio dallo stesso Wan). Tutt’altro genere, naturalmente. Però percorre, nel suo territorio, la stessa strada. Sorpreso il pubblico con il primo episodio, poi ne ha sfruttato la scia per proseguire la serie. E ad ogni successivo sequel si faceva evidentemente più fatica a stupire lo spettatore, elemento sostanziale del primo grande successo. Più semplice invece nascondere le falle di una sceneggiatura carente di spunti e ripetitiva spingendo sulla violenza, fino a raggiungere momenti di puro splatter. Fast and Furious 7, metaforicamente, non frena mai: il regista si affeziona alla pedalina dell’accelleratore più dei suoi protagonisti. La presenza di Jason Statham nel cast è il primo campanello d’allarme dell’impronta che avrà il film. Un susseguirsi di scene contro ogni logica gravitazionale, con i protagonisti che si lanciano col paracadute a bordo delle loro supercar, che con i loro bolidi saltano (o meglio attraversano) da un palazzo all’altro e poi un altro ancora. Pugni, esplosioni, proiettili senza sospensione di continuità, tutto volto a coprire uno script scritto frettolosamente e in poche righe. Davvero troppo anche per Fast and Furious. Davvero troppo anche per film in cui è lecito osare qualcosa oltre l’umanamente concepibile ma non trasformare i protagonisti in moderni robocop. Lo scorrere dei minuti (oltre le due ore, davvero troppo vista la limitatezza di idee) aumenta la percezione del perché Vin Diesel non venga chiamato in altri importanti ruoli. Digeribile a fatica nei consueti panni di Toretto (e mal aiutato anche nel doppiaggio), appare inimmaginabile in altre vesti. Positivo invece Kurt Russell. Nonostante il viso segnato che mette in evidenzia il passare degli anni, il suo personaggio è indubbiamente il più azzeccato e la vera unica novità della pellicola. Resta scontato il successo al botteghino per un film destinato a numeri da record e che al di là dei meriti, resterà un simbolo in ricordo di Paul Walker.
Paese-Anno: Usa 2015 - Titolo Originale: Furious 7 - durata: 140' - Regia:James Wan - Data di uscita: 02 Aprile 2015 - Interpreti: Brittney Alger, Catherine Chen, Chelsea Pereira, Djimon Hounsou, Dwayne Johnson, Elsa Pataky, Iggy Azalea, Jason Statham, Jordana Brewster, Kurt Russell, Lil' Bow Wow, Lucas Black, Ludacris, Michelle Rodriguez, Nathalie Emmanuel, Panom Yeerum, Paul Walker, Ronda Rousey, The Rock, Tyrese, Vin Diesel