Roger Waters, The wall-Recensione
2015, di Roger Waters, Sean Evans
Roger Waters è a bordo della sua Bentley, deciso ad intraprendere un viaggio all’interno dei ricordi, per affrontare i fantasmi del passato. Ha con se una borsa, al cui interno tiene una tromba. E poi un libro, Fear di Chevallier, che funge da custodia per la lettera che un maggiore dell’esercito scrisse alla madre per riferirgli della morte del marito. È ora di chiudere il cerchio aperto in quel lontano ’79, quando furono proprio le inquietudini dell’epoca a dar vita ad uno degli album più importanti della storia del Rock. La prima tappa è in Inghilterra, in uno dei cimiteri dedicati ai caduti. Waters lo attraversa e prende la tromba all’interno della borsa, intonando le note di outside the Wall. Il film ricalca così l’album d’origine; è infatti questo pezzo a dare inizio allo spettacolo. E che spettacolo. Veniamo improvvisamente catapultati tra la folla di fronte al palco, trovandoci così ad assistere ad una nuova esperienza cinematografica, un film-concerto allucinante, che grazie alla grandiosa qualità audiovisiva si rivela una vera delizia per chi assiste alla proiezione. Il Tour è quello che Waters ha portato in giro per il mondo tra il 2010 ed il 2013 e le immagini provengono da diverse date. Impossibile non farsi travolgere dal pentimento di non aver preso parte dal vivo a tanta meraviglia. Suoni straordinari, luci psichedeliche e filmati spietati si susseguono a ritmo frenetico. Il film lascia ampio spazio alla musica, le tracce vengono riproposte per intero e il road movie che lo intervalla ha un minutaggio minore rispetto alla parte musicale, ma non è meno importante. È anzi fondamentale per mostrarci come l’artista ha trasformato l’idea dell’album in questa nuova personale versione. Le intime paure dell’artista si sono trasformate nelle paure di tutti, i problemi del musicista sono diventati problemi d’ordine mondiale. Aiutato da una scenografia maestosa diventano chiarissimi gli obbiettivi di Waters: il capitalismo, le religioni, le guerre, il terrorismo. E i simboli di questi mali vengono sganciati da aerei che sorvolano il pubblico con una spettacolare rappresentazione tridimensionale. È negli intervalli che il bassista prosegue il suo viaggio in compagnia di personaggi che prendono forma dai suoi ricordi. Attraverserà la Francia, dove insieme ai suoi figli visiterà il cimitero in cui è sepolto il nonno caduto durante la prima guerra mondiale, per poi raggiungere e fermarsi ad Anzio, nella spiaggia dove ha perso la vita il padre durante il secondo conflitto mondiale. Qui vicino, nel cimitero di Cassino, Waters riprende ancora la sua tromba, intonando nuovamente le note di Outside the wall e ponendo fine al film, al concerto e soprattutto alle sue paure. A seguire, dopo i titoli di coda che ricordano le vittime di tutte le atrocità dell’ultimo secolo, una piccola intervista dal titolo “la nuda verità”, in cui Roger Waters e Nick Mason rispondono allegramente alle domande dei loro fan godendosi un bicchiere di vino bianco. Un modo per mostrarsi ancora uniti, nonostante le tante incomprensioni durante gli anni di maggior splendore dei Pink Floyd.
Paese-Anno: Usa 2015 - Titolo Originale: Roger Waters. The Wall - durata: 155' - Regia: Roger Waters, Sean Evans - Data di uscita: 29 Settembre 2015 - Interpreti: -