Requiem for a dream (2000)-Curiosità
Il film è tratto dall’omonimo libro di Hubert Selby Jr, che ha poi partecipato alla produzione come autore del soggetto e co-sceneggiatore. Rispetto al romanzo dove i protagonisti erano già adulti, Darren Aronofsky voleva che i tre tossicodipendenti fossero in età adolescenziale. Secondo il regista infatti, abbassando la loro età, il pubblico sarebbe rimasto ancora più sconvolto e di conseguenza i devastanti effetti della droga sarebbero arrivati ancora più forti. Nonostante il consenso dello scrittore, la produzione ritenne però la scelta molto rischiosa tanto da portare ad un effetto contrario, quello di inorridire lo spettatore. Un mese prima di cominciare le riprese Aronofsky impose a Jared Leto e Marlon Wayans di non fare più sesso e di privarsi totalmente dello zucchero. Questo doveva servire a comprendere meglio le conseguenze fisiche e psichiche di un’astinenza. Nel montaggio il regista ha fatto un grande uso degli stacchi. Un normale film ne può contenere dai 500 ai 700, Requiem for a dream ne contiene oltre 2000. In una scena in cui i protagonisti ricevono una partita di droga si può notare un uomo che sbuccia un’arancia. Il particolare è un omaggio alla trilogia del Il Padrino, dove proprio le arance erano presagio di una situazione spiacevole che stava per verificarsi. La scena ripresa dall’alto di Jennifer Connelly nella vasca da bagno è una replica esatta di una sequenza del film d’animazione giapponese Perfect Blue (1997). Il regista acquistò i diritti per un remake della pellicola al solo scopo di poter replicare quella scena.
Durante il monologo in cui Ellen Burstyn descrive cosa si prova invecchiando, il direttore della fotografia Matthew Libatique lasciò scivolare la macchina da presa, perdendo per un attimo l’inquadratura. Aronofsky chiamò il cut e chiese immediatamente spiegazioni. Si accorse che Libatique si era realmente commosso, appannando l’obiettivo della cinepresa. La sequenza girata è rimasta nel film.