Consigli minimi per una settimana di cinema in tv
Lunedì 16 gennaio
Fight club – Paramount channel ore 21:10
Tratto dall’omonimo romanzo di Chuck Palaniuk e accolto con poco calore al suo arrivo sul grande schermo, è diventato negli anni un vero cult per diverse generazioni. Fincher scava nelle profondità del subconscio, mettendo in mostra bisogni e reazioni molto spesso represse e trattenute per piacere alla società. Il regista forza volontariamente la mano e raggiungere pienamente il suo scopo, stimolando lo spettatore alla ricerca del proprio Tyler.
Martedì 17 gennaio
Milk – Rai 5 ore 21:15
Film biografico sulla vita di Harvey Milk, politico americano e attivista gay. Fu il primo omosessuale dichiarato ad avere un incarico pubblico negli stati uniti e fu assassinato da un consigliere dimissionario insieme al sindaco Moscone (come viene detto in apertura della pellicola). Bravo il regista nel tracciare il ritratto dei suoi personaggi, in particolar modo quello del protagonista, che gode pure di un’egregica interpretazione di Sean Penn.
Sabato 23 Maggio
Mercoledì 18 gennaio
Pulp Fiction – Cielo Tv ore 21:15
Pulp Fiction ha di fatto rivoluzionato il cinema. Si potrebbe magari obbiettare che molte delle idee del regista, in diversi film ed in diverse epoche, si erano già viste in pellicola. Poco importa, perché la forza brutale che ha Pulp Fiction è unica ed inimitabile, travolgente. Tarantino è geniale nel fondere insieme le sue conoscenze cinefili, intreccia le sue storie, elimina lo spazio temporale, distrugge la continuità, distribuisce violenza. Il tutto in un vortice frenetico che trasforma quei 150 minuti in un battito di ciglio, Pulp Fiction lo si guarda in apnea. La sceneggiatura disorienta, i dialoghi sono geniali, i personaggi surreali. Si rasenta la perfezione, anche per la minuziosa attenzione del regista per i particolari. Nulla risulta infatti tralasciato, ed ogni nuova visione porta a scoprire nuovi particolari. Senza difetti, da vedere e rivedere, e poi rivedere ancora.
Giovedì 19 gennaio
Sole a catinelle – Canale 5 ore 21:10
Terzo film che vede alla regia Gennaro Nunziante e come protagonista assoluto il comico più famoso e amato degli ultimo anni: Checco Zalone. Il barese dei record continua a portare sul grande schermo storie di tutti i giorni che ritraggono un’Italia furbetta e immatura, in cui tutte le leggerezza e la stravaganza di anti eroi moderni si trasforma in una ironia e spontanea che molto spesso colpisce il segno e che non si prende mai troppo sul serio. Zalone ha nelle sue corde il bisogno di far ridere senza ricorrere necessariamente alla volgarità e senza scendere mai troppo di livello, pur mentendo intatta la sua cifra leggera, fuori dagli schemi tragicomici di elevato impegno sociale della grande commedia Italiana.
Venerdì 20 gennaio
L’uomo che verrà – Rai Movie ore 23:00
Le colline emiliane, la vita che scorre, la guerra e le sue follie. Lo sguardo silenzioso di una bimba, l’attesa di un fratello. E poi i rastrellamenti, lo sterminio, il dramma dell’uomo e il miracolo della vita. L’uomo che verrà è un gran bel film italiano di Giorgio Diritti: autentico, intenso, senza artifici o retorica. Da vedere.
Sabato 21 gennaio
Paura in palcoscenico – Tv2000 ore 21.20
E’ uno dei due film americani girati a Londra da Alfred Hitchcock, considerata opera minore e non molto amata neppure dal suo stesso autore. Il marito di una giovane star viene ucciso e l’amante della donna è il principale indiziato. Pur debole rispetto agli altri capolavori, come ogni giallo del maestro non mancano sapienti escamotage per ingannare lo spettatore, con tanto di riuscito colpo di scena finale. Impreziosisce la pellicola la presenza di Marlene Dietrich.
Domenica 22 gennaio
La donna che canta – Rai Movie ore 23:10
Quarto lungometraggio dell’ipnotico regista canadese Denis Villeneuve, che lo porterà alla candidatura come miglior film straniero nel 2011. Jean e Simon si trovano ad aprire due buste dopo la morte della madre. Un evento in grado per entrambi di rievocare il passato e portarli alla scoperta delle loro origini e dei propri sentimenti. Un film di grande forza emotiva, che assume toni di un profondo poema drammatico in cui il mito e le origini giocano un ruolo di primo piano nello svolgimento del racconto. Passato e presente si alternano in questa pellicola che in tutta la sua complessità offre diverse chiavi interpretative e diversi piani di lettura, da quella intima dei protagonista a quella storico – politica di una zona del Medio – Oriente devastata dalla guerra. Da non perdere.